CHE COS’E’ LA PARODONTITE
La parodontite è una patologia infiammatoria causata dalla presenza di placca sopra e sotto-gengivale che determina la progressiva perdita del supporto parodontale esitando nella perdita del dente. Evidenze scientifiche hanno dimostrato come la causa di questa patologia sia la presenza di batteri organizzati in un biofilm che aderisce alle superfici dentarie e in particolare alle radici1. In condizioni di salute, la profondità del solco gengivale varia tra i 2 e i 3 mm e durante le manovre di sondaggio parodontale non si registra alcun sanguinamento. Quando la malattia si manifesta, il sondaggio aumenta superando questi valori soglia con conseguente formazione della tasca parodontale spesso associata anche ad un sanguinamento profondo.
LA TERAPIA DELLA MALATTIA PARODONTALE
La disgregazione e l’eliminazione del biofilm dalle aree sotto-gengivali mediante un’accurata strumentazione meccanica professionale sopra e sotto-gengivale (terapia non chirurgica) costituisce uno step fondamentale per arrestare la progressione della malattia e ridurre le tasche parodontali2. Dati di una recente revisione della letteratura hanno dimostrato che è possibile ridurre circa il 75% delle tasche dopo 6-8 mesi dal trattamento non chirurgico basato su un’accurata strumentazione meccanica sotto-gengivale3. Quindi, il trattamento non chirurgico delle tasche parodontali, eseguito sia con strumenti ultrasonici che con strumenti manuali, rappresenta una terapia efficace ed efficiente. Tuttavia, dopo questa fase terapeutica, possono residuare ancora tasche profonde (circa il 25%) che necessitano di ulteriore terapia, generalmente chirurgica. Per migliorare la performance della terapia non chirurgica, molti autori hanno proposto di associare alla strumentazione meccanica sotto-gengivale dei presidi aggiuntivi come terapia fotodinamica, irrigazione con gel antisettici/antibiotici, probiotici. Tuttavia, gli studi scientifici non riportano un miglioramento significativo nell’associare questi presidi alla strumentazione sotto-gengivale4. Per fornire ai dentisti uno schema di trattamento ben delineato e supportato da evidenze scientifiche, nel 2020 gli esperti della Federazione Europea di Parodontologia (EFP) hanno proposto le Nuove Linee Guida per il trattamento della parodontite 5. Queste linee guida sono state recepite ufficialmente nello stesso anno dalla Società italiana di Parodontologia ed Implantologia (SIdP), quindi adattate e approvate nel 2021 dal Ministero della Salute. In breve, le Linee Guida prevedono 4 step di trattamento che comprendono la terapia non chirurgica sopra e sotto-gengivale (Step 1 e Step 2), dopo la rivalutazione, una eventuale ristrumentazione oppure una terapia chirurgica di correzione degli esiti della parodontite (Step III) ed infine la terapia di mantenimento (Step IV). In ogni step di terapia le Linee Guida raccomandano quale sia o non sia la terapia corretta da eseguire.
IL LASER PUO’ ESSERE UTILIZZATO PER CURARE LA PARODONTITE?
Negli anni il laser è stato proposto come presidio aggiuntivo alla strumentazione sotto-gengivale per ridurre le tasche parodontali e bio-stimolare la guarigione dei tessuti. Il laser come tutti i presidi aggiuntivi va sempre associato alla strumentazione meccanica sotto-gengivale che è indispensabile per rimuovere la placca. Sebbene questo trattamento possa sembrare tecnologicamente innovativo, i dati scientifici a riguardo sono molto chiari. Infatti, forti evidenze scientifiche hanno dimostrato che l’associazione del laser alla strumentazione sotto-gengivale delle tasche non determina nessun effetto migliorativo rispetto alla terapia convenzionale6. A tal proposito, le Linee Guida Ministeriali per il trattamento della parodontite suggeriscono di non utilizzare il laser per curare la parodontite. È doveroso sottolineare che l’utilizzo del laser non determina nessun effetto avverso, nè peggiora lo stato della patologia, solamente non sortisce nessun effetto benefico rispetto alla strumentazione sotto-gengivale tradizionale.
CONCLUSIONI
In conclusione, allo stato attuale non esiste un presidio aggiuntivo alla strumentazione sotto-gengivale non chirurgica che possa dare dei risultati clinici superiori alla terapia non chirurgica standard. Sebbene sia stato dimostrato che il laser sia uno strumento importante in molti campi della medicina, i dati scientifici e Linee Guida ministeriali non ne suggeriscono l’utilizzo per il trattamento non chirurgico della parodontite.
BIBLIOGRAFIA
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